Città di Castro Marathon: ecco il percorso per intero ai raggi X

La terza edizione della Città di Castro Marathon, in programma domenica 4 ottobre, entra sempre più nel vivo e lo staff organizzativo del Cicloclub Spongano, coordinato da Giuseppe Maggiore, è al lavoro incessantemente per confezionare al meglio uno degli appuntamenti di mountain bike più attesi in Salento nel dopo lockdown.

Oltre all’aspetto sportivo, la manifestazione è un volano per la città salentina di Castro allo scopo di misurare anche l’impatto economico e delle presenze di tanti bikers da ogni parte d’Italia che verranno in Salento per concorrere al Campionato Nazionale Mtb Marathon Uisp, prova del Criterium Tricolore Nazionale e dell’European Mtb Escursionisti unitamente alla validità di Campionato Aimanc (Associazione Italiana Magistrati Avvocati Notai Ciclisti).

Ci stiamo impegnando – spiega il responsabile dell’organizzazione Giuseppe Maggiore – perché riteniamo che questo sia un evento particolarmente molto sentito sia dai bikers locali che per tutta la cittadina di Castro, a cominciare dall’amministrazione comunale che sin dal primo momento ha creduto fermamente nella nostra iniziativa. La marathon costituisce per noi un momento importante al quale teniamo molto, unendo al piacere di conoscersi e di stare insieme la possibilità di cimentarsi su sterrati panoramici e ricchi di storia nel Parco Naturale Regionale Costa Otranto-Leuca e Bosco di Tricase”.

La gara si svolge su un percorso di 70 chilometri per gli agonisti ed un dislivello totale superiore a 900 metri. In alternativa si potrà pedalare sullo stesso percorso anche in modalità escursionistica (anche con e-bike) oppure si potrà scegliere un altro tracciato escursionistico ma ridotto a 35 chilometri con 400 metri di dislivello.

Il tracciato, rispetto a quello degli anni passati è interamente ad anello. Inizio nervoso con partenza dal porto di Castro (un simbolo della manifestazione, ubicato a zero metri sul livello del mare), in salita per immettersi canalone di Ortelle e poi sino a Monte Mattia. Successivamente diventa più scorrevole ma intervallato da single track (a volte insidiosi per la presenza di un fondo roccioso e sconnesso) a stradoni bianchi e ben battuti. Un selciato di età romana in leggera salita ci accompagna sino all’Abazia San Nicola di Casole monumento celato e molto misterioso di questa terra, fu il primo simbolo ad essere distrutto dall’impero ottomano durante l’eccidio datato 1480. Una leggera discesa, fiancheggia il lato nord della cava di bauxite, uno scrigno di roccia dove regnano sovrani i contrasti  del verde e del rosso. Dopo aver costeggiato la pineta si transita davanti le Masserie delle Orte si costeggia la Baia delle Orte (punto più ad est d’Italia) e si risale dal lato sud della Cava di Bauxite. Il sentiero per pochi chilometri si fa di nuovo battuto e veloce. Si scende in picchiata verso l’isolotto di Sant’Emiliano quasi celato da uno sperone di scogliera. Tra salite brevi ecco Porto Badisco e con i suoi canaloni, quest’anno riscoperti in una nuova e suggestiva veste. Non poteva mancare anche quest’anno la fatidica mulattiera della Fraula (conosciuta da molti come la salita dello zio Pino). Qualche single track per riprendere fiato (ma non troppo) per poi affrontare in discesa la Serricella e la salita della scogliera (all’interno del Guendalina – che sarà aperta solo la domenica della gara). Dopo un’ ultima discesa tecnica ed un’altra impennata in salita lungo il “sentiero delle Striare” giungeremo nuovamente su Monte Mattia. Da qui il percorso è lo stesso dell’andata ma con l’aggiunta del fatidico giro delle mura del Castello di Castro e con arrivo in Piazza A. Perotti.

 

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