PARTE L’ADRIATICA IONICA RACE. DIRETTORI SPORTIVI ITALIANI ENTUSIASTI

C’è chi combatte per la Coppa Italia e chi invece scalda la gamba, è proprio il caso di dirlo visto che siamo al mare, in vista del Tour. Arriva l’Adriatica Ionica Race, una grande gioia per i direttori sportivi italiani che finalmente possono correre in casa e valutare al meglio i propri corridori con una manifestazione che mancava a molti nel calendario italiano. Cinque tappe a ridosso del campionato italiano, una cronometro a squadre, alcune tappe in linea in pianura, una di media difficoltà e un arrivo in quota al Passo Giau. Direttori sportivi con pollice in su ad applaudire la nuova creatura di Moreno Argentin, che parla di Serenissima, di rotte di Marco Polo, di Mare Adriatico e e del suo lento proseguire verso lo Ionio. Dal punto di vista tecnico gli ingredienti ci sono tutti. Una sorta di pizza mari e monti. Pesce e selvaggina, odor di funghi, aghi di pino e sabbia.

“Una corsa che serviva davvero nel panorama ciclistico italiano che sta purtroppo vendendo sempre più una moria di corse per i professionisti” – spiega Mario Chiesa dell’Israel Cycling Academy – “Arriva poi in un momento del calendario perfetto, a ridosso della prova del campionato italiano. Questo può dare prestigio a entrambe le manifestazioni perché il corridore più in forma qui poi può essere fondamentale per la gara dell’italiano.” Gli fa eco, scherzando, Stefano Zanatta della Bardiani CSF. “Da trevigiano in soli 25 minuti arrivo in spiaggia a Jesolo, per me si tratta solamente di togliere l’asciugamano dal bagnasciuga e salire in ammiraglia” racconta scherzando Zanatta. “Abbiamo impostato una squadra che possa andare bene sia per i percorsi in pianura che nei tratti di salita come il difficile e impegnativo Passo Giau. Un plauso all’amico Moreno Argentin per aver messo in cantiere un appuntamento così importante. Sarà una bella lotta”. Per Giovanni Ellena della Androni Giocattoli sarà la sfida delle sfide. “Ci giochiamo davvero tanto in questa manifestazione. Facciamo cassetta per i punteggi per la Coppa Italia. Dopo un po’ di sfortune ora speriamo che questa corsa sia la nostra svolta e la sfortuna ci abbandoni. Un bel banco di prova in vista anche del campionato italiano. Una manifestazione che avrà tutto il sostegno di noi direttori sportivi”. Sulla stessa lunghezza d’onda, rispondendo agli input lanciati da Chiesa su questa corsa che servirà anche a chi ha avuto problemi al Delfinato o al Giro di Svizzera, Adriano Baffi, direttore sportivo alla Trek Segafredo, che spiega la posizione della squadra “Il nostro è un gruppo internazionale, World Tour, ma in questo caso, la corsa ci serve per mettere i corridori italiani alla prova del nove su una mini corsa a tappe impegnativa, in vista magari del Tour ma soprattutto del tricolore”. Sulla gara è intervenuto anche Davide Bramati, direttore sportivo della Quick-Step Floors “Un bel percorso, nulla da dire. Gli ingredienti come si diceva, ci sono tutti. Crono, mare e montagna. Con tante corse che spariscono in Italia, finalmente una che nasce. E’ assolutamente da sostenere . Certo, è la prima edizione, è naturale che ci sia qualche aggiustamento. Ma siamo qui tutti insieme, noi direttori sportivi italiani a tendere la mano a Moreno Argentin. Abbiamo bisogno di linfa vitale esattamente come queste corse per far ripartire il nostro movimento tricolore”. Anche Luca Scinto della Wilier Triestina ammette:“Sarà una corsa fondamentale non solo per preparare il tricolore ma anche per fare attività di buon livello”. Insomma che Adriatica – Ionica Race sia. E che vinca il migliore

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