GRANDE PARTENZA DEL GIRO D’ITALIA LE ULTIME DICHIARAZIONI DEI PROTAGONISTI

Gerusalemme, 3 maggio 2018 – Si sono svolte oggi le ultime Conferenze Stampa delle squadre protagoniste del centunesimo Giro d’Italia, in programma dal 4 al 27 maggio e organizzato da RCS Sport/La Gazzetta dello Sport.

Bahrain – Merida

Domenico Pozzovivo: “Ho fatto degli allenamenti duri prima del Tour of the Alps dove ho ottenuto dei buoni risultati. È stato un approccio perfetto al Giro d’Italia. Il ciclismo oramai è uno sport globale, sono abituato a viaggiare per correre e ritengo sia un’opportunità il fatto di esordire fuori dei confini italiani. Spero di poter godermi un po’ il paesaggio durante la corsa visto che è la mia prima volta in Israele ma dipenderà della velocità del gruppo. In passato Vincenzo Nibali era un avversario, ora siamo compagni di squadra. Durante la Tirreno-Adriatico abbiamo condiviso alcuni piccoli segreti. Lui è un maestro nel piazzamento in gruppo mentre io ho ancora da imparare. Mi ha anche portato in mountainbike per migliorare le mie doti in discesa. Nella crono di apertura credo di poter perdere circa una quarantina di secondi da Chris Froome e Tom Dumoulin, i migliori al mondo in questa specialità. Il Giro si giocherà nelle montagne. Mi piace molto lo Jafferau per la sua lunghezza”.

AG2R La Mondiale

Alexandre Geniez: “Venire a Gerusalemme per la Grande Partenza del Giro è una novità per noi, ma è bellissimo e storico. Il ciclismo non deve essere confinato a Francia, Italia, Spagna, Belgio e Olanda. Sono venuto al Giro con l’idea di correre per la classifica generale. Sono l’unico leader della squadra mentre l’anno scorso condividevo le responsabilità con Domenico Pozzovivo e mi ero ritirato per il secondo anno di fila. Ogni stagione si riparte da zero. Stavolta, la mia preparazione per il Giro è stata molto buona con un ritiro di due settimane in Sicilia con i miei compagni Matteo Montaguti e Mikaël Chérel. Sono andato a vedere la tappa-trappola di Caltagirone e la salita verso l’Etna: è particolare, non molto lunga e non ripida ma irregolare. È importante sapere dove recuperare”.

 

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