Campionati Italiani di ciclismo: parola ai protagonisti più attesi

FOTO BETTINI

Il conto alla rovescia per il Tricolore 2018 è quasi agli sgoccioli. Tra tre giorni sarà festa grande a Darfo Boario Terme (BS) per il Campionato Italiano Professionisti e, a seguire, gli Assoluti di Paraciclismo. Il 30 giugno e il 1° luglio la Valle Camonica ospiterà il vertice del mondo delle due ruote di casa nostra.

Avvicinandosi l’appuntamento, si iniziano a pronosticare i primi nomi dei favoriti per la conquista dei titoli nazionali. Se per le sfide di domenica sono molteplici gli atleti che nelle differenti categorie possono ambire alla maglia tricolore, tra i professionisti la competizione di sabato dovrebbe favorire corridori completi in grado di ben sopportare gli strappi e regolare allo sprint un drappello ristretto. Il ritratto di Sonny Colbrelli, che corre praticamente in casa. Il bresciano della Bahrain Merida ci ha confidato: «Abito a circa 50 chilometri da Boario. Il percorso mi piace, anche se rispetto a un paio di anni fa, quando vinse Nizzolo, c’è un po’ di salita in più. Dovrò stare attento ad avversari come Ulissi, Battaglin e Canola che stanno pedalando davvero bene».

Il compagno Vincenzo Nibali, già campione d’Italia nel 2014 e 2015, sarà l’uomo di riferimento in gruppo. «Arriverò a Darfo dopo il ritiro in altura al Passo San Pellegrino e a pochi giorni dall’inizio del Tour de France. Mi piacerebbe disputare una bella gara perché la maglia tricolore rimane sempre un gran bel traguardo. Mi hanno riferito che il percorso farà senz’altro selezione. La squadra sarà molto forte e potremo scegliere diverse soluzioni nel finale» aggiunge il siciliano, speranza azzurra per l’imminente Grande Boucle.

Nel 2016 sul traguardo di Darfo Boario Terme festeggiò Giacomo Nizzolo. Il brianzolo della Trek Segafredo purtroppo non si presenterà all’appuntamento con la condizione dei giorni migliori. «Sarà una giornata importante per me, ma arrivando da un lungo stop per problemi al ginocchio non ho ambizioni di risultato. Anche se non sono al top della condizione ho voluto comunque esserci perché ripercorrere le strade su cui due anni fa ho conquistato la maglia tricolore sarà di sicuro emozionante». Quel giorno con lui sul podio salì Gianluca Brambilla, all’epoca in forza alla Quick Step e ora suo compagno di squadra, che commenta: «Dopo il Giro d’Italia, il Delfinato e l’Adriatica Ionica Race spero di avere ancora energie sufficienti per essere protagonista in una corsa a cui teniamo sia io che la squadra perché permette di vestire una maglia prestigiosa per un anno intero. Nel 2016 ci fu selezione solo all’ultimo passaggio, il caldo farà ancora la sua parte, e con Nibali ed altri in forma per il Tour si andrà “a tutta”». Terzo gradino del podio per Filippo Pozzato, che dopo il titolo 2009 non cela di nutrire un nuovo sogno tricolore: «Mi sono preparato a Livigno, ho corso in Belgio e all’Adriatica Ionica Race, sto bene. Il Campionato Italiano è una corsa speciale, darò il massimo».

Il campione uscente è Fabio Aru, che dopo la delusione di un Giro d’Italia al di sotto delle sue stesse aspettative ha deciso di non partecipare al Tricolore 2018. «Il campionato Italiano è una gara speciale perché mette in palio un premio unico: la maglia tricolore, ovvero un simbolo che ti dona una visibilità particolare, ti rende il punto di riferimento del movimento nazionale e ti fa entrare nel cuore dei tifosi. Le emozioni vissute sul gradino più alto del podio del campionato nazionale 2017 sono state bellissime, è stato qualcosa di intenso che segna una carriera ciclistica e che ho gustato per un anno intero» conclude il sardo, primo un anno fa in Piemonte.

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